ENTE GIOSTRA QUINTANA E ASSOCIAZIONE GUIDE TURISTICHE DELL’UMBRIA INSIEME: IMPORTANTE PARTNERSHIP PER VALORIZZARE IL TERRITORIO

L’Ente Giostra della Quintana e L’ Associazione Guide Turistiche dell’Umbria, presieduta dalla dott.ssa Maddalena D’Amico, hanno stipulato una convenzione, dando il via a una importante partnership.

L’Ente Giostra, tramite la collaborazione di guide professionali, si è posto l’obbiettivo di valorizzare sempre di più il patrimonio storico-artistico della nostra città, troppo spesso sottovalutato. I gruppi turistici che visiteranno Foligno nei giorni di Giostra, ma anche negli altri periodi dell’anno, potranno conoscere i tesori barocchi con il supporto di personale abilitato e competente.

Sono numerose le iniziative allo studio, in particolare è già stato programmato per venerdì 14 giugno, prima del corteo storico, un interessante “Percorso Barocco”, sempre a cura dell’Associazione Guide Turistiche dell’Umbria, che consentirà ai visitatori presenti in città, ma anche agli stessi folignati, un suggestivo viaggio nel barocco cittadino.

La convenzione è estesa anche a tutti i Rioni che potranno così organizzare eventi finalizzati ad una maggiore conoscenza del proprio territorio rionale. In tale contesto si inserisce l’iniziativa “Qualor per lo Badia passeggiar t’aggradi” organizzata dal Rione di Piazza Garibaldi per il prossimo 28 aprile alle ore 16:30.

L’evento consisterà in un itinerario a piedi, della durata di circa 2 ore, che si snoderà per le vie e i suggestivi vicoli del Rione Badia. La partenza sarà da Piazza Garibaldi, cuore del Rione amaranto, dove si affacciano importanti palazzi gentilizi, come il Varini, il Frenfanelli Cibo Sorbi e quello Atti Cibo Orselli, per proseguire alla scoperta dei tesori architettonici del Rione con una visita approfondita della Collegiata di San Salvatore, di Palazzo Pierantoni e della chiesa della SS. Trinità Annunziata dove si potrà ammirare la Calamita Cosmica di De Dominicis. Tale evento, che sarà ripetuto dal Rione Badia a giugno e settembre, dimostra il profondo attaccamento dei quintanari al territorio della propria contrada e l’incondizionato amore per la città. 

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