Appena i tamburi iniziano a suonare, Foligno cambia volto. Quel ritmo inconfondibile scuote le pietre della città, richiama alla memoria collettiva il sapore di tradizione, accende i cuori: è la Quintana che prende vita. I tamburini non sono un semplice accompagnamento musicale, ma il cuore pulsante della manifestazione, il linguaggio universale che scandisce l’entusiasmo, la sfida, l’identità di una comunità che si stringe attorno al suo evento più amato.
Ieri, domenica 8 giugno, l’anima della Quintana ha vibrato potente in Piazza della Repubblica, dove si è disputata la Gara dei Tamburini. In palio il Pistillo d’Argento, trofeo ambitissimo, che ogni anno celebra maestria tecnica, precisione ritmica e spirito di squadra.
A trionfare è stato il Rione Pugilli, che ha convinto la giuria con un’esibizione impeccabile, intensa e coinvolgente, meritandosi il primo gradino del podio. Secondo posto per il Rione Spada, detentore del titolo 2024, con al suo attivo ben dieci vittorie. Terzo classificato il Rione Morlupo, autore anch’esso di una prova di grande energia.
L’edizione 2025 è stata valutata da una giuria composta da tre professionisti della musica con esperienze e percorsi diversi ma una comune passione per il ritmo:
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Antonio Diotallevi, fagottista, compositore e direttore d’ensemble, protagonista della scena musicale umbra e internazionale da oltre quarant’anni;
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Adriano Silvestri, batterista jazz, swing e fusion, noto per la sua raffinata sensibilità ritmica;
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Gabriele Miracle, percussionista classico e specialista in musica antica, già collaboratore di artisti del calibro di Cecilia Bartoli, Diego Fasolis e dell’Orchestra del Teatro alla Scala.
La Gara dei Tamburini ha saputo ancora una volta trasmettere lo spirito autentico della Quintana: e quel battito, oggi, porta il nome del Rione Pugilli.